Livres como o Vento è un’associazione culturale che si occupa della sperimentazione e divulgazione del Teatro dell’Oppresso (TdO) e dei teatri di impegno civile. Finalità generale del progetto associativo è quella di contribuire, attraverso l’uso del Teatro dell’Oppresso ed altre metodologie collegate (Teatro dell’Ascolto, teatro-danza francese, Olodanza) alla liberazione individuale e collettiva da ogni forma di oppressione, legata sia alla violenza diretta che strutturale, culturale o psicologica. Obiettivo ancora più ampio è tentare di rispondere, per mezzo della creazione artistica, ad un bisogno naturale di tutti, attori e spettatori: poter cogliere il vero che c’è nella bellezza.
L’associazione promuove e sviluppa una pedagogia non depositaria, orizzontale e non giudicante che, partendo dall’esperienza, stimola la conoscenza attraverso una riflessione collettiva. Tra gli obiettivi che si pone vi è quello di contribuire allo sviluppo di una cultura di pace, nonviolenza e rispetto delle differenze, promuovendo occasioni di confronto e di ascolto tra le persone.
In ambito formativo Livres como o Vento si occupa dell’organizzazione e conduzione di laboratori, corsi e seminari che vengono fruiti da animatori sociali, educatori, psicologi, insegnanti o direttamente dagli stessi studenti, in particolare della scuola secondaria e dell’università. Spesso i percorsi formativi sono richiesti da altre associazioni, cooperative sociali, gruppi di volontariato ed enti pubblici e diretti a persone in situazione di disagio (tossicodipendenti, carcerati, disabili, minori a rischio, stranieri non integrati) o a cittadini alla ricerca di strumenti attivi di partecipazione. Responsabile della formazione è Paolo Senor.
Tra i contenuti formativi proposti con maggiore frequenza abbiamo: Trasformazione creativa dei conflitti, Comunicazione ecologica, Educazione alle differenze, Pedagogia del gioco e dell’ascolto, Integrazione fra culture, Maieutica e Teatro dell’Ascolto, Conflitti di genere, Empatia e comunicazione nonviolenta, Giovani e potere, Educazione alla cura, Cittadinanza attiva e sviluppo delle relazioni comunitarie. A questi vanno aggiunte le proposte formative relative alle specifiche tecniche legate alla metodologia del Teatro dell’Oppresso: Teatro Immagine, Teatro Forum, Teatro Giornale, Giochesercizi, Teatro Invisibile, Flic dans la tête,Maschera Sociale, Teatro Legislativo ecc.
L’associazione ha poi realizzato negli anni una serie di spettacoli, finalizzati al coinvolgimento attivo degli spettatori nel processo di coscientizzazione e trasformazione di problematiche sociali scottanti, legati al Teatro dell’Oppresso (in particolare di Teatro Giornale, Teatro Invisibile e, soprattutto, Teatro Forum). Tra i più rappresentati abbiamo: “Con noi o contro di noi” (2001), “Cosa vuoi che succeda!” (2000), “Genitori e figli” (1999), “Consumo quindi sono”(2003), “Mobbing” (2000), “La fabbrica del sì” (2003), “Bàbàleta, sista!” (2005), “Precariare stanca” (2006), “Storie fuori di cella” (2007), “Il virus democratico” (2007), “Unlocked” (2016), “Smoke” (2003), “Uno sguardo diverso” (2006), “Storia di Laila” (2009), “Festa di compleanno” (2014), “Popolo Sovrano” (2014), “Io non ho paura” (2016).
Attraverso il progetto artistico denominato Teatro di Terra, Livres ha inoltre messo in scena una serie di spettacoli, scritti e diretti da Paolo Senor, che cercano di dare voce ai tanti “vinti” figli e figliastri di lande avare e bellissime. Questi spettacoli assumono forme diverse e utilizzano linguaggi variegati: potrete trovare il teatro-documentario “Scarponi sotto il letto” (2007), il reading musicale “In guerra sparavo al cielo” (2017), il teatro-forum “Unlocked” (2016), il teatro-reportage “Serve di guerra”, il teatro-canzone “Il mio moroso mi ha rubata” (2018), il teatro-forum “Popolo Sovrano” (2014), il teatro itinerante (rituale estetico comunitario) “Il canto di Maddalena” (2012).
L’associazione Livres promuove infine la realizzazione di prodotti video e pubblicazioni finalizzati all’approfondimento delle tematiche trattate e delle metodologie adottate: a questo proposito segnaliamo il documentario, legato all’omonimo spettacolo teatrale, “Scarponi sotto il letto” e il saggio “La ribalta degli invisibili – Storie e strumenti del Teatro dell’Oppresso” (ed. Terre di Mezzo), che vedono come autore Paolo Senor.
Per sapere di più sulle attività di Livres svolte in passato, è possibile scaricare il CURRICULUM VTAE dell’associazione (aggiornamento: giugno 2007).
Associazione “Livres como O Vento” – Centro di Sperimentazione del Teatro dell’Oppresso e dei teatri di impegno civile
teatro.oppresso@gmail.com
teatroascolto.senor@gmail.com
teatroditerra@gmail.com
Paolo Senor: 3356410727
SITO: https://www.teatroinascolto.it
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“Livres como o Vento” es una asociación que se ocupa de la investigación y la experimentación de las técnicas desarrolladas por la escuela de “Teatro de los Oprimidos” y las escuelas de Teatro de Compromiso Civil. Asi mismo organiza laboratorios, iter educativos-formativos y espectáculos destinados a instituciones, cooperativas sociales y asociaciones, prevalentemente del ámbito escolar y en contextos socioeconomicos de extrema pobreza, como por ejemplo, cárceles y zonas suburbanas. La asociación organiza espectáculos, vinculados a distintas expresiones del Teatro del Oprimido (Teatro Forum, Teatro Invisible, Teatro Reseṅa, Teatro Imagen etc.) y tambien a otras formas teatrales y expresivas, con contenidos sociales o con fines estéticos.
El “Teatro de los Oprimidos” nace en Brasil en los aṅos ’60 por mano de Augusto Boal, y desde entonces se utiliza como un instrumento mayéutico que desencadena problemas sociales e collectivos. El estudio profundo de las técnicas del TdO por parte de la Asociación “Livres como o Vento” se desarrolla a partir de la experimentación que permite conexiones con diversas tendencias psicopedagogicas (Freire, Rogers, Moreno, comunicación ecológica, psicosintesi, danzaterapia) y estéticas (Playback Theatre, Metodo Stanislavskij, Teatro brechtiano, Living Theatre, Teatro-danza francés, etc.), propedéuticos e complementarios.
Uno de los principales objetivos de la Asociación es contribuir al desarrollo de una cultura de la paz, de la no violencia y del respeto de las diferencias, promoviendo encuentros/momentos para compartir e intercambiar ideas y puntos de vista entre las personas.