La maschera sociale

Il Settore Scuola del Gruppo Abele di Torino organizza il 2 e 3 giugno 2012 un residenziale sul tema “Rituali e Maschere Sociali“. Il percorso verrà condotto da Paolo Senor, regista e responsabile formativo dell’associazione Livres como o Vento. La proposta è aperta a tutti ed è particolarmente indicata agli insegnanti, educatori ed animatori sociali. Lo stage verrà ospitato dall’Ostello del Bigallo, un bellissimo ostello-monastero situato sulle colline di Firenze, a Bagno a Ripoli: http://www.bigallo.it/bigost_it.htm. I costi sono popolari.
Per informazioni ed iscrizioni rivolgersi ad Angelo e Grazia: scuola@gruppoabele.org

Secondo Augusto Boal, ideatore del Teatro dell’Oppresso, i Rituali sono norme di comportamento sociale che non rispondono ai bisogni e ai desideri delle persone cui sono indirizzate, ma costringono, impediscono, paralizzano, veicolano spesso sottilmente forme di oppressione. La Maschera Sociale è una inevitabile semplificazione della nostra persona, non potendo, nella realtà sociale e relazionale, permetterci di esprimere tutte le nostre potenzialità. Essa è il frutto di un lungo processo di formazione, che parte dalla nostra infanzia (l’imprinting genitoriale) e passa attraverso la scuola, il lavoro, le esperienze e gli incontri significativi che facciamo. Come succede per i rituali, anche la nostra maschera sociale può risultare oppressiva: soffocandoci, imprigionandoci, impedendoci di andare in direzione dei nostri reali desideri. Prendere maggiore coscienza e provare a “giocare” con le maschere e i rituali nei quali siamo immersi può aiutarci a liberare l’energia e le risorse necessarie per il cambiamento.